Ginecologia

Il 90% delle donne, in particolare quelle con più attenzione alle cure preventive, richiedono un’anamnesi e un esame accurato che comprende quasi sempre una visita di Ginecologia

Labioplastica
Le piccole labbra generalmente non sono visibili ma qualche volta sporgono dalla chiusura vulvare, in maniera più o meno prominente. Tale ipertrofia è generalmente d’origine congenita, pertanto è rilevante rassicurare la donna, ma anche i suoi parenti, che si tratta solo di una particolarità anatomica. Nella maggior parte dei casi è asintomatica ma certe volte provoca dolori durante i rapporti sessuali (ad esempio nella penetrazione il piccolo labbro esuberante ostacola l’introduzione del pene), irritazioni durante attività sportive (come ciclismo, ippica, motociclismo) o l’uso d’abiti particolarmente attillati, senza infine tralasciare il disagio psicologico.

L’intervento ha come obiettivo la scomparsa di questi disagi, dovuti a piccole labbra troppo prominenti o cadenti. L’intervento dura circa 30-60 minuti, prevede la rimozione del tessuto esuberante fino ad ottenere un’armonia di dimensioni e forma tra le diverse parti intime; esso può essere effettuato in anestesia locale e associato, se la paziente lo richiede, ad una leggera sedazione.

Laser di medicina estetica intima, rigenerazione vaginale
Il laser Co2 frazionato, attraverso l’emissione pulsata e il conseguente effetto termico ottenuto sulle strutture, stimola il rimodellamento del collagene e la sintesi di nuove fibre, portando così al ripristino funzionale della vagina. L’azione del laser determina un ripristino funzionale delle strutture della vagina in poco tempo. È indicato per le donne che soffrono di:

-incontinenza urinaria, microperdite urinarie durante attività sportiva o piccoli sforzi
-atrofia vaginale, dovuta dalla menopausa, sia naturale che indotta, post chemioterapia o radioterapia
-dispareunia, lassità delle pareti vaginali
-dolore vaginale post-parto
-secchezza vaginale
-dolore durante i rapporti sessuali

Non è doloroso, si avverte solo una sensazione di calore lungo il canale vaginale erogata dal manipolo che è simile ad una sonda ecografica. Di solito bastano quattro sedute con un intervallo di tre settimane l’una dall’altra. La seduta dura circa 30 minuti. Il medico richiede un tampone vaginale ed un pap test prima del trattamento.

La tecnica sempre più consolidata permette tramite il supporto del nostro medico anestesista di raggiungere uno stato di dormiveglia che permette, dopo un breve periodo di osservazione, di lasciare in modo autonomo la struttura. Dopo 3-4 giorni viene controllato il processo di guarigione. Le suture, realizzate con filo chirurgico riassorbibile e a base di acido ialuronico, scompaiono dopo 2-3 settimane senza lasciare segni evidenti. Un gonfiore, talora fastidioso, e piccoli lividi possono essere visibili per 7-10 giorni. È apprezzabile una scrupolosa igiene intima per favorire la cicatrizzazione e per evitare rischi di infezioni, considerando l’umidità costante della zona. Sono sconsigliate per 2-3 settimane le attività sportive, come andare in bicicletta. I rapporti sessuali possono essere ripresi dopo 4-6 settimane. La durata del risultato dell’intervento è permanente, senza subire grosse variazioni nel tempo. I possibili rischi (oltre a quelli legati all’anestesia) sono le infezioni, gli ematomi, la ritardata guarigione della ferita, il dolore persistente, le aspettative non realistiche. L’intervento di labioplastica può essere associato ad altri interventi volti al ringiovanimento vaginale a carico delle grandi labbra o dell’area sovra pubica.

Rivergination
L’intervento di rivergination è particolarmente richiesto da donne immigrate musulmane che, per ragioni culturali o religiose, hanno necessità di arrivare vergini al matrimonio, ma anche da donne occidentali per un generale ringiovanimento dei genitali o per un desiderio di una seconda “prima volta”. Altre motivazioni sono quando i genitori richiedono la riparazione dell’imene della figlia perché rotto in seguito a un trauma accidentale o la ricostruzione perché nata senza imene. In casi selezionati la richiesta è di tipo psicologico per recuperare un’integrità violata senza un consenso consapevole. L’obiettivo della rivergination è di ottenere la sensazione di verginità anatomica. I frammenti imenali sono riavvicinati mediante suture, con filo riassorbibile (imenorrafia). Se i residui imenali sono insufficienti è impiegata una piccola porzione della mucosa vaginale (imenoplastica). L’operazione viene eseguita in regime chirurgico ambulatoriale/Day Hospital e in anestesia locale. Se richiesto dalla paziente, può essere associata una leggera sedazione.

È bene rilevare che si tratta di un’operazione, con i suoi rischi e complicanze (ematomi, infezioni, difficoltà a cicatrizzare, eccessivo restringimento). La guarigione avviene nel giro di qualche settimana, quando i fili di sutura vengono riassorbiti. Il ritorno alle attività quotidiane, compreso il lavoro, in genere avviene il giorno successivo. La ripresa dei rapporti sessuali dopo un mese. Le alternative: In Egitto, è in voga un sapone con effetto astringente, in grado di dare la sensazione di una membrana imenale integra: il “verginity soap”. In India, una crema vaginale a base di sostanze naturali con proprietà astringenti, vasodilatanti e antiossidanti, che restituisce la verginità: la “18again”.

 

I nostri medici specialisti in ginecologia in collaborazione con i chirurghi plastici sono a vostra disposizione per indicarvi la miglior tecnica chirurgica personalizzata.

Dr PAGANOTTI CLAUDIO
“La Bellezza Intima – Breve guida al ringiovanimento genitale”

Le modalità e il tipo di trattamento, i tempi e le cure post operatorie sono estremamente soggettive. Sarà il medico a proporti quelli più adatti alle tue esigenze e desideri e alle tue caratteristiche fisiche.

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